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Rovereto, 20 maggio 2018
Religioni diverse unite dal Comune
Su iniziativa delll'assessore alla politiche sociali, Mauro Previdi
da l'Adige di domenica 20 maggio 2018

i partecipanti all'incontro

Conoscersi per comprendersi, comprendersi per dialogare, dialogare per contribuire ad alimentare la cultura della pace. È questo l'obiettivo con il quale l'assessore alla politiche sociali del Comune di Rovereto, Mauro Previdi, ha invitato attorno allo stesso tavolo i rappresentanti delle diverse espressioni religiose del territorio. 

«Un incontro» come lo definisce più semplicemente Previdi «durante il quale abbiamo cercato di sottolineare gli aspetti comuni di ciascun credo, ciò che unisce anziché ciò che divide». E il punto di partenza è stata l'attenzione nei confronti delle persone in difficoltà, priorità per ciascuna comunità religiosa. «Tutte mirano a muoversi in questo senso - spiega l'assessore - e ciascuno in questo contesto può avere un ruolo attivo, concreto sia come fedele che come cittadino». 

Il primo esempio concreto, perché tra le finalità di questo percorso avviato dall'amministrazione comunale c'è proprio quella di arrivare ai gesti ed alle iniziative concrete che uniscano le diverse religioni, è quello del Fondo straordinario di solidarietà gestito dal Decanato di Rovereto. «Il 40 per cento delle persone che seguiamo e che aiutiamo con questi fondi sono di fede religiosa diversa da quella cattolica» ha sottolineato don Sergio Nicolli , il decano di Rovereto. 

Accanto a lui c'erano padre Ioan Catalin Lupasteanu , della parrocchia ortodossa romena di San Marco, il pastore della chiesa evangelica Giuseppe Romanelli , Mohammed Medkouri del Centro islamico, il monaco buddista Seium Franz Zampiero di Tenryuzanji e Centro Vajrapani, il pastore della chiesa evangelica Alfio Sotera e Alessandro Serena per la chiesa evangelica valdese, Adriana Faccini del Centro di buddismo tibetano Kushi ling. 

Dall'esperienza di ciascuno sono emerse le sensibilità e le attività dei diversi gruppi, con alcune proposte. Come quella del centro islamico, i cui fedeli stanno pensando di organizzare una cena aperta anche agli esponenti delle altre religioni per festeggiare la fien del Ramadan, attualmente in corso. Dalla Chiesa Valdese è arrivata la richiesta di far conoscere anche ai più giovani, attraverso le scuole, le diverse culture religiose per avviare un confronto ed approfondire la conoscenza, soprattutto in questo momento storico. 

L'invito che è stato fatto ai presenti è quello di moltiplicare fino a tre o quattro gli incontri di questo tipo durante l'anno. Così come i rappresentanti sono stati invitati a scambiarsi gli indirizzi di posta elettronica per condividere le diverse iniziative che ogni comunità propone. 

È un buon punto di partenza per un dialogo più assiduo e continuo. Un passo avanti rispetto all'iniziativa che lo stesso assessore Mauro Previdi aveva messo in campo l'anno scorso, con una serie di conferenze che avevano lo scopo di approfondire i diversi credi religiosi. «L'obiettivo - ha spiegato - è quello di conoscersi meglio per evitare pensieri distorti, sbagliati, che nascono quasi sempre da una conoscenza superficiale».

 

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